Questo mio atteggiamento è fonte d'irritazione per chi mi sta accanto, non comprendono oppure sono io che non riesco farmi capire.
Un continuo ed inesorabile "mettere in discussione" che non si limita alle sole parole o pensieri, si distribuisce a macchia d'olio su ogni azione.
Naturalmente anche nella creazione, rivedo, ricostruisco, smonto sino a quando non è perfetto? Non è per un accanito inseguimento della perfezione, non mi reputo una perfezionista, la perfezione non mi è mai piaciuta, impossibile a mio parere nell'esecuzione a mano, quando l'errore diventa il punto di forza dell'oggetto.
Solo per un continuo mutare del mio percepire e quindi comunicare.
Penserete, volubile? Incostante? Superficiale? Si tutto questo ed ancora di più.
Cambio per ottenere la creazione corrispondente alla nota che sento nel cuore, sino a quando non suonano e vibrano all'unisono, immagine nella mente e sensazione nel cuore, non mi fermo, continuo a cambiare, modificare, correggere, non penso siano errori, ma solo appunti in continuo divenire, prima di diventare dei definitivi racconti.
Ma il definitivo per me non esiste.
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